Lattato e contorni. Tutte le risposte!
- Fit Kentros
- 19 giu 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Cos’è il lattato?
E’ la forma ionizzata dell’acido lattico creato con la produzione di energia anaerobica.
Cos’è la lattatemia?
Il suo dosaggio, per individuare una cattiva ossigenazione dei tessuti.
Come si crea il lattato?
L’acido lattico viene prodotto dai muscoli, quando, aumentando l’intensità si supera un “equilibrio”: la capacità di produrre acido lattico è superiore alla capacità di smaltire l’acido lattico stesso e, quindi, si ha un accumulo. Quando questo è all’interno del muscolo, è “acido”, quando invece viene spostato al torrente ematico, perde lo ione H+ e diventa lattato. Sono due termini simili anche se sono, effettivamente, diversi e dipende da dove lo si misura.
Come si misura il lattato?
Solitamente dal lobo dell’orecchio o dai polpastrelli. In Medicina dello Sport il lattato ematico test è diventata una variabile da misurare abitualmente tanto quanto la frequenza cardiaca. Il monitoraggio del lattato è un ottimo sistema in grado di dare delle informazioni fondamentali per la stesura e la razionalizzazione di un programma di allenamento, studiato in base alla caratteristiche metaboliche e funzionali dell’atleta e o del soggetto che pratica esercizio fisico in palestra.
Il lattato è un prodotto di scarto?
NO. Appena arriva nel torrente ematico, grazie al ciclo di cori, passa nel fegato dove diventa, nuovamente, da lattato a piruato, a glucosio sei fosfato, a glucosio. Ritorna, quindi, nel torrente ematico riprendendo il ciclo all’interno dei muscoli da glucosio come energia per l’attività fisica. Viene rigenerato sotto forma di energia.
Viene usato, direttamente, da alcuni muscoli (miocardio).
Il dosaggio del lattato è 4 millimoli?
No, è una media della popolazione. Importante è il livello stazionario, cioè: il momento dove la produzione di lattato è equivalente allo smaltimento di lattato. Mantenere questo equilibrio, e capire il rapporto produzione / smaltimento, è uno degli aspetti chiave per una corretta pianificazione d’allenamento.
Ogni atleta ha un proprio valore di riferimento che resta “individuale”, ma cambia durante la stagione.
[Fonti: Centromedicosalusitinere, Gian Mario Migliaccio]
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