Acido Lattico e contorni. Tutte le risposte!
- Fit Kentros
- 11 giu 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 19 giu 2020
Cos’è l’acido lattico?
L’acido lattico è un composto tossico prodotto dall’ attività anaerobica dei muscoli. Quando, durante l’attività fisica, la richiesta di energia aumenta, l’ossigeno fornito dalla respirazione è insufficiente, alcuni processi metabolici si riducono producendo meno energia. Ottenendo, quindi, un accumulo di idrogeno, dovuto alla trasformazione del glucosio che deve essere eliminato. Da questo momento si ha la formazione dell’acido lattico per eliminare l’idrogeno e consentire ai muscoli di proseguire il loro lavoro fornendo ulteriore energia. L’idrogeno in eccesso si lega all’acido piruvico, una molecola della degradazione del glucosio, formando acido lattico. Dal muscolo l’acido lattico passa nel sangue e quindi al fegato che è in grado di riconvertirlo in acido piruvico. Quando il livello di acido lattico circolante supera la capacità di smaltimento dell’organismo, subentra la fatica muscolare e il dolore. L’accumulo di acido lattico a livello muscolare fa seguito quindi a un esercizio più intenso di quello che l’organismo è normalmente in grado di sopportare, provocando l’incremento del metabolismo anaerobico.
Ma essendo tossico, è pericoloso?
No, l'acido lattico non è un vero e proprio prodotto di rifiuto. Grazie a molti processi enzimatici può essere utilizzata per la risintesi di glucosio intracellulare.
Ma come avviene la conversione dell’acido lattico in glucosio?
Grazie al ciclo di Cori, nel fegato.
Cos’è il ciclo di Cori?

Il ciclo di Cori è un ciclo metabolico che, tramite la circolazione sanguigna, lega fegato e muscolo. Prende il nome da Carl e Gerty Cori, i due ricercatori che lo hanno per primi descritto. Quando la richiesta di ATP è superiore al flusso ossidativo, come nei casi di sforzo muscolare, le fibre muscolari ricorrono alla produzione di lattato. Questo viene trasportato al di fuori della cellula muscolare per essere immesso nel circolo sanguigno e quindi essere inviato al fegato. Nel fegato il lattato viene riossidato dalla L-lattato deidrogenasi a piruvato, che, a sua volta, viene convertito, mediante gluconeogenesi, in glucosio. Il glucosio, prodotto dal fegato, sempre tramite sistema circolatorio torna al muscolo, dove può essere sottoposto a un ulteriore processo glicolitico oppure può essere conservato nelle riserve di glicogeno.
Durante l'esercizio muscolare, oltre al lattato, il muscolo immette in circolo alanina (questo è chiamato Ciclo di Cahill ) con un ritmo a volte centinaia di volte più elevato che in condizioni di riposo. L'alanina costituisce un mezzo per trasportare l'azoto amminico al fegato in forma non tossica.
[Fonte: Enciclopedia]
Come si può evitare la formazione dell’acido l’attico?
Con esercizi graduali, progressivi tra le varie sessioni.
Ma la produzione di acido lattico è la stessa per tutti?
No, un non atleta produce molto più acido lattico e lo smaltisce più difficilmente.
Ma è l’acido lattico a provocare i dolori nei giorni seguenti gli allenamenti?
NO, come parlato nell’articolo precedente, sono I DOMS.
In quanto tempo viene riassorbito l’acido lattico?
Secondo il portale ISSalute dell’Istituto Superiore di Sanità: l’acido lattico viene smaltito nei minuti successivi alla fine dell’attività o al massimo entro qualche ora.
Quindi, possiamo esagerare dicendo: tra le 2 e le 3 ore, per un massimo di 6.
Stretching e respirazione possono aiutare il riassorbimento dell’acido lattico?
Si, l’allungamento muscolare e una respirazione profonda coordinata, possono essere componenti molto valide.
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